SPORTIVA DA CITTA’ PER…SCAPPARE DALLE BOMBE
DEBRA 40…FORSE 41 O 42, NON HO LA CERTEZZA DELLA DATA SE NON IL PARAFANGO POSTERIORE DIPINTO DI BIANCO, DI FABBRICA. NEL 1940, A SEGUITO DEL DECRETO FASCISTA CHE IMPONEVA L’OSCURAMENTO, TUTTI I MEZZI DOVEVANO AVERE UN PARAFANGO BIANCO PER POTER ESSERE VISIBILI NELL’OSCURITA DALLE MILIZIE FASCISTE. IL MARCHIO DEBRA (PORTAFANALE CON LA”D” E PEDIVELLE MARCATE) NON E’ MOLTO NOTO, HO INDAGATO E PARE CHE SIA DI PROVENIENZA SLAVA OPPURE TEDESCA…VISTO IL PERIODO.LA SIGNORA HA RICHIESTO UN RESTAURO CONSERVATIVO ESSENDO IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE, ANZI DURANTE TUTTI GLI ANNI CHE HA PASSATO A DORMIRE IN CANTINA HA TENUTO BEN STRETTO, INFILATO NEL CAMPANELLO, LA RICEVUTA DELL’ULTIMA RIPARAZIONE (PEDALI NUOVI E REGISTRAZIONE FRENI, MEGLIO DI COSI’). SONO STATI CAMBIATI SOLAMENTE LA SELLA (BELLISSIMA, NUOVA E CONSERVATA DA MAGAZZINO, IN CUOIO, COEVA DELLA BICICLETTA CON DELLE MARGHERITE IMPRESSE MERAVIGLIOSE); IL PARAVESTE, ANCHE LUI ORIGINALE (E N.O.S. COME LA SELLA), IN COTONE; E IL GRUPPO FANALE, DINAMO BOSCH E FANALE IN OTTONE CON CORPO SFACCETTATO; LA GEMMA POSTERIORE IN VETRO E, INFINE, VABBE’ LE GUAINE DEI FRENI CON LA SPIRALE DI METALLO A VISTA. MOLTO MOLTO BELLI I CERCHI IN LEGNO MARCA “VIANZONE” OTTIMAMENTE CONSERVATI E, DA NOTARE, IL CAMBIO SIMPLEX CAMPIONE DEL MONDO, E LE MANOPOLE IN OSSO.